Dicembre è il mese in cui il Salento veste i colori dell’inverno: l’aria è più frizzante, i mercati profumano di agrumi e le piazze si riempiono di luci natalizie. Ma è anche il momento perfetto per sognare l’estate che verrà e pianificare un viaggio che sappia ricaricare corpo e mente. Mentre fuori le giornate sono brevi e il cielo spesso velato, basta immaginare il sole di maggio che scalda la pietra leccese, i campi punteggiati di papaveri e il rumore del mare in lontananza.
Per chi ama la vita lenta, le masserie e i borghi autentici, il Salento offre un itinerario capace di unire natura, cultura e sapori in un equilibrio perfetto.
Arrivo e primo assaggio di campagna
Il viaggio comincia in una masseria storica immersa nel cuore verde del Salento. La campagna è un mosaico di ulivi secolari, fichi d’India e pietra bianca che riflette la luce.
Una scelta come la Masseria Chicco Rizzo a Sternatia permette di unire accoglienza autentica e una cornice ricca di storia: antichi cortili, archi in pietra leccese e racconti di un tempo in cui la masseria era punto di sosta per mercanti e viandanti. Dopo un pranzo a base di verdure dell’orto e pane appena sfornato, il pomeriggio si consuma tra letture all’ombra e brevi passeggiate nei dintorni, per entrare lentamente nel ritmo della vacanza.
Lecce e il fascino del Barocco
La giornata si apre con il profumo di un caffè leccese con ghiaccio e latte di mandorla, bevuto in una storica caffetteria. Lecce accoglie con il suo Barocco luminoso: facciate scolpite come merletti, piazze vive di conversazioni, chiese che custodiscono tesori d’arte.
Piazza Sant’Oronzo, il Duomo e la Basilica di Santa Croce sono tappe imprescindibili, ma l’essenza della città si scopre anche nei vicoli più silenziosi, dove botteghe artigiane tramandano tecniche antiche come la cartapesta. Nel pomeriggio, il rientro in campagna è un ritorno alla calma, con un tramonto che tinge d’oro le chiome degli ulivi.
I borghi della Grecìa Salentina
Il viaggio prosegue alla scoperta della Grecìa Salentina, un gruppo di borghi in cui si parla ancora il griko, lingua di origine greca. Calimera, Martano e Corigliano d’Otranto offrono chiese bizantine, piazzette in pietra e atmosfere sospese.
Qui, il tempo si ferma tra una chiacchierata con i residenti e una degustazione di formaggi freschi o dolci di mandorla. La cena in un agriturismo a km 0 chiude la giornata, con piatti come ciceri e tria, sagne ‘ncannulate e carne alla brace.
Otranto e la costa adriatica
Otranto è la porta d’Oriente, dove la storia incontra il mare. Il centro storico, protetto da mura antiche, custodisce la Cattedrale con il mosaico dell’Albero della Vita, una narrazione millenaria in pietra. Una passeggiata sul lungomare conduce verso la Baia dei Turchi, dove il mare ha sfumature cangianti. Qui, anche un bagno fuori stagione regala un senso di libertà. La sera, un ristorante sul porto serve pesce appena pescato, da gustare al ritmo lento delle onde.
Gallipoli tra mare e serate d’estate
Gallipoli regala due anime: quella storica, con vicoli stretti, cortili nascosti e balconi fioriti, e quella marina, fatta di lunghe spiagge sabbiose. Al mattino, il mare dello Ionio brilla di azzurri intensi, perfetto per un tuffo a Lido San Giovanni o Punta della Suina.
Il pomeriggio è dedicato al centro storico, affacciato direttamente sul mare, dove le mura diventano la cornice ideale per un aperitivo al tramonto. Le serate gallipoline, anche in primavera avanzata, iniziano presto e finiscono tardi, tra locali all’aperto e musica dal vivo.
Degustazioni e artigianato salentino
Questa giornata è un omaggio ai sapori e ai mestieri antichi. Cantine e frantoi aprono le porte per raccontare come nascono i vini locali e l’olio extravergine, spesso conservato in frantoi ipogei scavati nella roccia.
Nei laboratori artigiani si incontrano maestri della terracotta, del legno d’ulivo e del ricamo. La cena di ritorno in masseria è un viaggio nei piatti poveri della tradizione, cucinati con la pazienza di un tempo e serviti sotto un cielo trapunto di stelle.
Porto Cesareo e le spiagge caraibiche
L’ultimo giorno è dedicato alla meraviglia del mare salentino in versione primaverile. Porto Cesareo, con le sue acque limpide e i fondali bassi, è perfetto per una passeggiata sulla riva o per il primo bagno della stagione. Poco più a nord, Punta Prosciutto e Torre Lapillo regalano sabbia finissima e dune che ricordano paesaggi tropicali.
Per chi desidera vivere la zona come un locale, il consiglio è prenotare con anticipo una casa vacanza con servizi indipendenti, così da assaporare il ritmo del luogo senza vincoli di orario. Prima di partire, una sosta nei mercati contadini permette di riempire la valigia di friselle, taralli e conserve da riportare a casa.
Quando l’inverno accorcia le giornate e invita alla lentezza, pianificare un viaggio come questo diventa già parte dell’esperienza. Immaginare i sapori, i profumi e i paesaggi di maggio è un modo per prendersi cura di sé, per regalarsi la prospettiva di un tempo in cui il corpo si muove piano e la mente si riempie di bellezza.
Il Salento, con le sue masserie, i suoi borghi e il mare che cambia luce a ogni ora, è la promessa di un’estate che non chiede di correre, ma di restare.

