Costa NeoRomantica: Giappone e Corea del Sud

L'educational di Giada
2-10 Giugno (voli inclusi)

Giappone e Corea del Sud sono due Paesi profondamente diversi, ma allo stesso tempo molto simili: entrambi con una storia importante alle spalle sono tra le destinazioni più moderne e all'avanguardia al giorno d'oggi. Anche le grandi città, spesso e volentieri ricche di grattacieli e proiettate nel futuro, presentano dintorni legati al passato, ricchi di templi e di tradizione.

  

        

 

Il primo porto in cui arriviamo è quello di Kobe, località famosa per il suo manzo, chi non ha mai sentito parlare della carne di Kobe?
I manzi di Kobe sono infatti rinomati poiché vengono allevati con particolare cura, e regolarmente massaggiati per far si che la loro carne risulti particolarmente morbida e gustosa!

Il porto di Kobe si distingue per la sua vivacissima piazza, dove due monumenti la fanno da padroni: la grande torre rossa che reca l'iscrizione "Port of Kobe" ed il Museo Marittimo con la sua particolarissima architettura ad onda.

 

  

 

Qui nei paraggi troviamo anche un simpatico omaggio all'arrivo del cinema in Giappone: Kobe fu infatti la prima città giapponese ad introdurre il grande schermo, evento che viene celebrato con una grande pietra commemorativa posta di fronte a pietre più piccole, a ricreare la sala di un cinema.

La città non è però purtroppo solo sinonimo di svago e ricordi piacevoli, in quanto nel 1995 venne distrutta da un fortissimo terremoto che la lasciò in ginocchio a lungo. Questo evento catastrofico è ancora ricordato in un piccolo museo in città, dove troviamo un reportage accurato di cosa è successo ed evidenza materiale della devastazione.

 

   

 

Dopo un giorno di navigazione, finalmente arriviamo in Corea del Sud, più precisamente a Busan!
Busan è un importantissimo centro culturale coreano ed una delle città più importanti della Corea. Tra le escursioni ne troviamo una particolarmente interessante che tocca i seguenti punti: la visita ad un tempio, una passeggiata nel Gamcheon Village, un veloce giro per la città e tra le bancarelle del suo famosissimo mercato del pesce.

 

 

 

I templi buddisti coreani hanno molte curiosità nascoste dietro alla loro costruzione, come il fatto che ognuno di questi templi ha un ponte: quando lo attraversi sei nel paese di Buddha. Per giungere ai templi si è soliti attraversare grandi macchie di verde cosparse di statue di pietra che rappresentano i monaci che si sono dedicati con più dovizia a quel tempio.

Per arrivare allo spiazzo vero e proprio dove troviamo i diversi edifici per le preghiere (ogni pagoda rappresenta una preghiera diversa e quindi un diverso Buddha a cui rivolgersi) si devono inoltre attraversare tre grandi porte:

- la prima, quella più esterna e spesso molto lontana dalle altre, è una struttura molto semplice il cui tetto è sostenuto da una fila di pilastri che divide la porta in tre passaggi: solitamente solo i monaci possono passare al centro. Questa porta rappresenta il lasciarsi alle spalle ogni cosa e focalizzarsi sulla devozione nei confronti di Buddha;

- la seconda porta è solitamente molto grande di dimensioni, poiché ospita quattro sculture lignee dalle espressioni minacciose. Essi hanno occhi senza palpebre per non dormire mai e proteggere con costanza l'ingresso al tempio.

 

 

 

 

Le quattro statue hanno funzioni diverse: ad esempio il suonatore accoglie i visitatori, mentre il soldato con la spada si occupa di tenere alla larga gli spiriti malvagi ed i cattivi;

- la terza porta, la più importante prima dei templi veri e propri, sta a simboleggiare invece che non esiste che una verità: quella di Buddha, e quindi attraversando questa porta la si abbraccia completamente.

Il Gamcheon Village è stato costruito molti anni fa da rifugiati di guerra che basavano la loro fortuna sul commercio del pesce.
Inizialmente semplice villaggio, con il passare degli anni è invece diventato invece villaggio culturale, ed oggi qui vi si riuniscono moltissime realtà diverse.
Tra le peculiarità di questo villaggio due in particolare sono curiose: la prima è che tutti gli edifici sono diversi tra loro, in quanto durante la costruzione del villaggio la regola ferrea era che nessun edificio potesse bloccare la vista degli altri, e soprattutto la vista del sole.
La seconda curiosità è invece rappresentata dagli innumerevoli uccelli colorati che decorano la cima dei muri: essi hanno infatti corpo di uccello e volto umano, a simboleggiare il desiderio dell'uomo di volare.

 

 

 

Per concludere la visita di questa parte della Corea del Sud non rimane che una passeggiata tra le vie di Busan.

 

 

 

Alla sera, durante la navigazione, un bellissimo panorama si presenta invece ai nostri occhi: la nave passa infatti sotto il ponte più importante di Busan, il Diamond Bridge, che si colora di mille sfumature diverse.
Questo ponte è molto particolare, infatti è lungo ben 7,1 km, e lo si può percorrere a piedi solamente il primo weekend di Ottobre, festa nazionale.

 

 

 

Dopo un altro giorno di navigazione rientriamo in Giappone, nello specifico sbarchiamo a Kochi, località nota per il suo castello: uno dei pochi in Giappone ad avere mantenuto la struttura originale in legno e l'unico del Paese che mantiene ancora gli originali sia della fortezza che del palazzo dei signori feudali.

 

Dopo il castello è la volta della visita alla spiaggia di Katsurahama, dove è stata eretta una statua in onore del Samurai Ryoma.
Ryoma, vissuto nel periodo Meiji, desiderava riunire le due fazioni che all'epoca dividevano il Giappone, aprendo il Paese all'esterno e permettendogli così di entrare in un periodo di modernizzazione. Queste sue idee non erano però accettate dalla fazione più conservatrice dei samurai, che desiderava mantenere il Giappone chiuso al mondo, e che perciò decise di farlo assassinare.
La morte di Ryoma però non portò i risultati sperati: infatti dopo qualche mese dal suo omicidio il Giappone entro nel periodo della modernizzazione.

 

 

 

Il giorno successivo è la volta di Shingu, ultima tappa di questa crociera prima del rientro a Tokyo.
Qui la nostra giornata è divisa tra un giro in barca nella valle Dorokyo e la visita a due dei templi più belli e suggestivi di questa parte del Giappone: il Kumano Hongū Taisha ed il Kumano Hayatama Taisha, dove abbiamo la fortuna ed il piacere di assistere ad un battesimo!

 

 

 

 

 

Se il Giappone è per voi un universo molto lontano, che però comunque vi affascina e che vorreste esplorare in tranquillità, questa crociera fa per voi!